La fede cattolica e la pratica religiosa per i nostri emigrati sono state il primo importante supporto alla loro identità. Essi sono arrivati nei Paesi ospitanti portando con loro pochi bagagli, ma un’espressività spirituale ed uno spiccato senso della festa religiosa, tanto che numerose associazioni sono state costituite portando il nome del Santo patrono. Le associazioni hanno avuto,quindi,un ruolo importante nella conservazione della religiosità popolare nei paesi ospiti. L’opera di straordinario valore sociale svolta dai religiosi italiani che seguirono i migranti, con il grande merito di fornire loro i servizi spirituali, ma anche di accompagnarli senza forti traumi nell’inserimento e nell’integrazione nelle nuove terre, ha consentito alle nostre comunità all’estero di trovare nelle chiese e negli oratori un luogo di sostegno, solidarietà e d’aiuto morale per superare i difficili salti di cultura e di convenzioni sociali nei Paesi di emigrazione, come pure un’ulteriore opportunità di ritrovarsi, nella fede, con la propria comunità nazionale.A distanza di anni, queste feste religiose continuano a conservare una notevole vitalità.
Il sistema associativo ha contribuito a mantenere salda la religiosità originaria, specie riguardo alle forme. Tanto che, nel corso del Novecento, alla venerazione per i santi ed i santuari della madrepatria si è affiancata la progressiva riproposizione di essi nei luoghi d’immigrazione come si evidenzia in occasione della cerimonialità delle feste patronali, che presso le comunità estere si tengono nelle stesse modalità del luogo d’origine, mediante l’uso di una statua costruita sul modello di quella del paese. E’ davvero così, nel riscontro effettivo presso le comunità all’estero, marinesi in particolare, orgogliose di coltivare la religiosità secondo costumi, ritualità e tradizioni locali, come segno distintivo delle proprie radici e della propria cultura. Per essere vicini ,quindi, ai nostri connazionali nel centenario della Società di San Ciro di Lodi - Garfield, Il 31 Gennaio 2009, nella giornata di San Ciro “puvireddu”, subito dopo i riti religiosi,l’Amministrazione Comunale invita tutti i cittadini presso il Centro Diurno per una serata da passare insieme, aspettando il collegamento in videoconferenza con la sede americana della Società di San Ciro.


