venerdì 31 ottobre 2008

da oggi sono qui anche per voi....

Come avevo promesso a qualcuno, i miei più sinceri auguri a quanti hanno già compiuto o compiranno i loro primi 50 anni , anche se con la consapevolezza che il lavoro di assessore non può che aumentarmi con l'arrivo di tutti questi "vecchietti".
AUGURONI!!!!!!!!!!!!


sabato 25 ottobre 2008

EMERGENZA RIFIUTI


Aspettavamo il ritorno del sindaco questa sera ma, come suo solito, ci ha sorpreso anticipando a questa mattina il suo ritorno per partecipare ad un'incontro urgente con il prefetto, causa coinres, e finalmente è riuscito a dare una risposta concreta alla grave emergenza rifiuti.Dunque le notizie sono queste:lunedì mattina arriveranno 2 autocompattatori AMIA PA che effettueranno la raccolta in via sostitutiva.Da precisare che è la prima volta che l'Amia accetta la raccolta in zone gestite da altri ATO.Come al solito,l'azione di governo del nuovo sindaco supera le difficoltà con coerenza, fermezza e coraggio.Ultima cosa, ma più importante, in attesa della fuoriuscita dal consorzio avviata nel mese di settembre,il Comune di Marineo ha aderito ad un piano di rientro del debito verso il consorzio, imposto dall'atto giudiziario di pignoramento del tribunale di Termini I. che ha previsto il pagamento all'Amia, anzicchè al coinres.

TRENTASETTE ANNI DOPO


La legge 118 del 1971 costituisce la prima risposta concreta per l’uscita degli handicappati dalla logica della «beneficenza pubblica» e il primo esempio di una legislazione sociale che recupera alcuni principi del welfare state: non più soltanto sopravvivenza, ma libertà dal bisogno e inserimento nella vita attiva e sociale. I bisogni dei disabili, che erano stati individuati esclusivamente in termini sanitari e di povertà, vengono integrati con l'affermazione del diritto all'istruzione, alla formazione professionale, alla assistenza economica soggettiva, alla eliminazione delle barriere architettoniche, alla riabilitazione.
Le modalità di emarginazione non sono più quelle della reclusione fisica, ma della mancata legittimazione della appartenenza e della comunicazione sociale.
Al termine di trent'anni di lotte per i diritti civili ci accorgiamo che c’è ancora bisogno di giustizia, di libertà e di solidarietà e che si tratta di tradurre questi bisogni in linguaggio e in azione politica .
Diceva Gianni Selleri“
Poiché siamo consapevoli che le nostre difficoltà sono comuni a tutti i cittadini (o che comunque con l'invecchiamento sono nel futuro di tutta la popolazione) dobbiamo ancora insistere con la necessità del dialogo: ma l'ambiente è sordo e ottuso e i condizionamenti allo scambio del benessere individuale con il consenso e il silenzio sono forti come mai si è verificato nella storia del mondo occidentale. Allora bisogna ricominciare con le vecchie armi dell'umanesimo cattolico e marxista e dell'utopia laica: chiediamo lavoro, chiediamo rispetto, chiediamo una società che abbia come riferimento l'uomo e non le sue abilità o utilità.”

venerdì 24 ottobre 2008

IN RISPOSTA ALL'AMICO CIRO CHE SU...........


... Piazza Marineo afferma la necessità di ricercare nuove risorse per poter sopperire alle necessità della gente, sottolineo quanto la decisione di creare questo blog sia stata sollecitata dalla necessità di tenervi aggiornati anche sulle mie azioni, pur nella consapevolezza che questi moderni mezzi di comunicazione non possono sostituire il costante contatto con la gente che è alla base di qualunque decisione e/o azione possa intraprendere. Inutile sottolineare quanto la delega affidatami sia complessa, rivolgendosi ad un‘utenza particolarmente necessaria di piani d’intervento mirati e specifici.
La ricerca di fondi, locali e comunitari, possono avvenire sulla base di una programmazione che, nel nostro caso, deve tenere conto della realtà del territorio. Molte risposte arrivano dal Distretto socio-sanitario 36, di cui Marineo fa parte. Il Distretto Socio Sanitario è la struttura mediante la quale si assicura una risposta coordinata e continuativa ai bisogni della popolazione. Il Distretto è:
§ centro di riferimento per l'accesso a tutti i servizi
§ polo unificante di tutti i servizi sanitari, socio-sanitari e socio-assistenziali territoriali;
§ sede di gestione e coordinamento operativo e organizzativo dei servizi territoriali.
Oltre ai fondi elargiti dalla legge 328 tramite il Distretto, altri fondi sono stati chiesti alla regione Sicilia, con un progetto che coinvolge tutti i settori della popolazione: anziani,disabili, giovani, bambini. Ma passiamo alla programmazione che sta alla base di qualunque “ ricerca di risorse aggiuntive”.
ANZIANI : Gli anziani autonomi o lievemente dipendenti possono costituire un’importante risorsa: è possibile stimolare il protagonismo di questo gruppo per sviluppare aggregazioni sociali volte a ridurre l’isolamento e a favorire l’auto-aiuto. Gli ostacoli alla comunicazione sono scarsi, gran parte di loro è in grado di leggere, scrivere e telefonare. I progetti per questa categoria sociale possono nascere dalla partnership con realtà locali costituite.
DISABILI : la programmazione si inserisce in un quadro più complesso di azioni ed interventi a sostegno della disabilità, che ha lo scopo di incentivare spazi e luoghi di socializzazione ed integrazione sociale. Caratteristica peculiare di questa programmazione generale mirata a prevenire e contrastare condizioni di emarginazione delle persone disabili, è quella di offrire una struttura permanente di riferimento, favorendo la mobilità di quei disabili che hanno più difficoltà di raggiungimento del luogo di aggregazione. I laboratori si caratterizzano come spazi aperti dove i partecipanti vanno ad integrarsi con realtà aggregative per disabili presenti sul territorio e svolgono attività che hanno lo scopo di favorire la socializzazione e stimolare le capacità e le potenzialità individuali all’interno di un gruppo.





mercoledì 22 ottobre 2008

CITIES FOR LIFE



quello che le donne non dicono...........


"Drammi quotidiani si consumano nel silenzio delle pareti domestiche. Pareti che dovrebbero avvolgere la nostra intimità in un abbraccio affettivo che protegge e rassicura da ogni minaccia esterna. Succede, invece, più spesso di quanto si possa pensare, che l’inferno si nasconda proprio fra queste mura.La violenza famigliare è senz’altro un fenomeno che per molto tempo è stato sottaciuto con la complicità delle tradizioni culturali o, per meglio dire, di quella disuguaglianza "biologica" fra i sessi che pone la donna in subalternità rispetto all’uomo. Stiamo parlando di retaggi di una cultura patriarcale che sopravvive nel presente negando alle donne la completa indipendenza. Tant’è che ancor oggi certi "uomini padroni" non accettano che la propria compagna, o moglie che sia, recida i laccioli del loro potere e controllo. Insomma, la libertà femminile è considerata un oltraggio insopportabile. Una ferita che svilisce e fa scattare la molla delle aggressioni. "