Ieri,presso l'aula consiliare del Comune di Villafrati,si è svolto il primo dei quattro tavoli tematici(minori e famiglie).All'incontro hanno partecipato oltre agli addetti al lavoro del distretto, rappresentanti della ASL,psicologi,pedagogisti, mamme e cittadini comuni.
Uno dei primi problemi emersi è stato il bisogno di dare sostegno alle responsabilità genitoriali,perchè oggi la situazione delle famiglie si presenta quanto mai complessa: famiglie tradizionali,famiglie monoparentali, famiglie ricomposte, famiglie di fatto. Il linguaggio e le modalità che fino a non molti anni fa caratterizzavano la costruzione di legami sociali attraverso l’esperienza famigliare, oggi non sembrano più essere in grado di accompagnare le trasformazioni e gli adeguamenti necessari alla realtà. Nel territorio la famiglia negli anni 80/90 aveva una rete di legami famigliari che dava un supporto educativo e di sostegno nei momento di bisogno e difficoltà. Oggi invece le famiglie vivono un momento di maggiore precarietà dovuto alla lontananza dal posto di lavoro: Precarietà del lavoro: cassa integrazione, mobilità, lavoro nero: Aumento di separazioni, divorzi. La legge 328/00 invita ad occuparci dei bisogni quotidiani delle persone,non solo quelli istituzionalmente definiti; La prassi rileva carenze negli strumenti d’informazione sulle risorse esistenti.
L’immagine che la rete dei servizi produce di sé risulta essere poco adeguata a favorire vicinanza e fiducia da parte delle persone e di altre istituzioni (es. scuola). Le informazioni, viste come strumento per orientarsi nella rete di opportunità in modo adeguato, sono scarsamente accessibili e fruibili da parte dei cittadini. Si riscontrano notevoli difficoltà nella decodifica della domanda e conseguente problematicità nella risposta. Per la risoluzione del problema si ritiene possa essere utile non solo la disponibilità di informazioni adeguate, ma anche la costruzione di legami relazionali tali da permettere la libera espressione di bisogni, accompagnamento e monitoraggio della situazione. Si potrebbe pertanto creare occasione di incontro tra genitori, che possa divenire punto di partenza per relazioni durature e significative tra famiglie. Sostenere, ampliare o attivare la rete sociale di supporto per i nuclei famigliari, soprattutto di auto-mutuo-aiuto tra famiglie e altre forme che vedano come protagoniste principali le stesse famiglie. Caratteristica fondamentale sarebbe quella di non essere un servizio professionale, ma "luogo" d’incontro e attivazione di relazioni alla pari, precedenti il riconoscimento di specifici bisogni e problemi, capaci di sviluppare nuovi processi d’accoglienza, informazione, prima "rilettura" dei bisogni, restituzione d’interventi semplici, orientamento e accompagnamento, caratterizzati da informalità, flessibilità, linguaggio "famigliare".