lunedì 24 novembre 2008

...non lamentiamoci, ma........

Secchi rotti, arredi pubblici divelti, scritte e sfregi in ogni dove, writers e teppisti proseguono indisturbati la loro azione di distruzione sistematica di tutte le aree di interesse pubblico. Oggi più che mai è necessario un giro di vite per arrivare a una rigorosa sorveglianza del territorio e a multe salate e certe per chi distrugge o danneggia aree pubbliche.E’ un fenomeno in crescita e di estrema gravità, perché molto spesso gli sforzi delle Istituzioni si tramutano in veri e propri sprechi di risorse se prima non si è nelle condizioni di mettere in sicurezza le aree soggette agli investimenti previsti dalle nuove opere.
Oggi a scuola è successo qualcosa di strano. un’insegnante ha subito un pubblico rimprovero da un genitore solo perché aveva “osato” accusare il figlio di essere scolasticamente menefreghista.
la scuola credo che sia soltanto un piccolo spaccato di quella che è la società attuale.
Inevitabilmente si è arrivati a questo, se si pensa che nel corso dell'ultimo ventennio abbiamo distrutto dicendo solo le cose che non funzionavano senza però mai proporre delle alternative.
L'educazione dei ragazzi era basata su tre assi portanti, la famiglia, la scuola e la chiesa. La famiglia l'abbiamo sacrificata in funzione del dio denaro, si lavora in due e non si ha più il tempo di seguire i figli. La scuola l'abbiamo voluta aperta anche agli insegnanti asini e comunque meno educatrice rispetto al passato. La chiesa era bigotta e superata e l'abbiamo relegata ai margini.
Il risultato è che questi ragazzi crescono con modelli sbagliati, senza dialogo e senza valori. Per tutto ciò che succede possiamo soltanto accusare noi stessi, gli educatori di oggi.... parlo della generazione compresa tra i trenta ed i cinquanta anni......, ma non possiamo restare a guardare. occorre iniziare un percorso a ritroso, capire gli sbagli e cercare di rimediare.I nostri giovani sono i figli di una generazione che noi abbiamo contribuito a creare.E allora.....non limitiamoci ad accusare, impariamo ad ascoltare, a dialogare e............adare il giusto esempio.

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