martedì 30 dicembre 2008
mercoledì 24 dicembre 2008
Buon Natale a tutti voi!!!!!
martedì 23 dicembre 2008
lunedì 22 dicembre 2008
Volontariato e.......
Si ringraziano i volontari per l'impegno e la generosità dimostrata nei confronti della propria comunità, dimostrando come il giusto impegno possa arrivare da tutte le parti sociali. I sigg. . D'aversa V.zo, Raineri C.lo e C.lo, Spinella C.lo, Nastasi B., Lo Pinto V.zo, Bivona V.zo, Rigoglioso V.zo e Gaspare, pernice Ciro,Ribaudo Grazia.........e siamo in attesa di nuovi volontari.GRAZIE
sabato 13 dicembre 2008
martedì 9 dicembre 2008
In settimana, probabilmente giovedì, il progetto avrà inizio.Incontrerete quindi davanti le scuole, nelle ville o per le vie cittadine anziani impegnati nelle loro attività di volontariato.Nella riunione preliminare ho avuto modo di incontrare i volontari che, con la loro forza e il loro impegno e le loro idee, hanno confermato l'importanza e la forza che continuano ad avere per il nostro paese.Dedicarsi attivamente ad un'attività di volontariato, in un momento della propria vita in cui si potrebbe desiderare solamente il riposo, porta in se l'amore per il proprio territorio e il proprio prossimo che sicuramente sarà di esempio ai tanti che spero ritrovare per le prossime iniziative.Durante l'incontro è nata una discussione su come gli anziani vivono oggi il territorio e le tante necessità che notano nella loro vita "di piazza". Con loro abbiamo già stabilito perciò che agli inizi del nuovo anno ci ritroveremo per pianificare interventi ed attività, anche ricreative, che li coinvolgano.
martedì 2 dicembre 2008
Il numero a cui chiamare sarà dato durante la trasmissione.
sabato 29 novembre 2008
PARLIAMO(SERIAMENTE) DI POLITICA
lunedì 24 novembre 2008
...non lamentiamoci, ma........
Oggi a scuola è successo qualcosa di strano. un’insegnante ha subito un pubblico rimprovero da un genitore solo perché aveva “osato” accusare il figlio di essere scolasticamente menefreghista.
la scuola credo che sia soltanto un piccolo spaccato di quella che è la società attuale.
Inevitabilmente si è arrivati a questo, se si pensa che nel corso dell'ultimo ventennio abbiamo distrutto dicendo solo le cose che non funzionavano senza però mai proporre delle alternative.
L'educazione dei ragazzi era basata su tre assi portanti, la famiglia, la scuola e la chiesa. La famiglia l'abbiamo sacrificata in funzione del dio denaro, si lavora in due e non si ha più il tempo di seguire i figli. La scuola l'abbiamo voluta aperta anche agli insegnanti asini e comunque meno educatrice rispetto al passato. La chiesa era bigotta e superata e l'abbiamo relegata ai margini.
Il risultato è che questi ragazzi crescono con modelli sbagliati, senza dialogo e senza valori. Per tutto ciò che succede possiamo soltanto accusare noi stessi, gli educatori di oggi.... parlo della generazione compresa tra i trenta ed i cinquanta anni......, ma non possiamo restare a guardare. occorre iniziare un percorso a ritroso, capire gli sbagli e cercare di rimediare.I nostri giovani sono i figli di una generazione che noi abbiamo contribuito a creare.E allora.....non limitiamoci ad accusare, impariamo ad ascoltare, a dialogare e............adare il giusto esempio.
lunedì 17 novembre 2008
L'AFFIDO FAMILIARE
Ma cosa è l'affido familiare?
In Italia l'affidamento familiare è regolamentato dalla Legge 184/1983, che è stata successivamente modificata dalla Legge 149/2001.
L'affidamento familiare consiste nell'accoglienza di un minore per un periodo di tempo determinato presso una famiglia, un single o una comunità di tipo familiare, qualora la sua famiglia d'origine stia attraversando un momento di difficoltà e per vari motivi (difficoltà educative e/o genitoriali, malattia, carcerazione, ecc.) non riesca a prendersi temporaneamente cura dei figli.
L'affidamento è caratterizzato dalla temporaneità, dal mantenimento dei rapporti con la famiglia d'origine e dal rientro del minore nella propria famiglia d'origine.
L'affidamento è consensuale nel caso sia condiviso e approvato dai genitori o giudiziale nel caso sia disposto dell'Autorità Giudiziaria.
L'affidamento si ottiene su richiesta della famiglia naturale ai servizi socio-assitenziali territoriali di residenza e/o su proposta dei servizi stessi o in seguito a disposizione dell'Autorità Giudiziaria.
L'affidamento può essere diurno o part-time (quando è limitato ad alcune ore durante la giornata), oppure residenziale (quando il minore va a vivere, per un periodo di tempo, presso la famiglia affidataria, pur mantenendo, di norma, rapporti e incontri con la propria famiglia naturale).
L'affidamento decorre dall'accordo formale tra i servizi socio-assistenziali, la famiglia naturale e la famiglia affidataria' ritenuta idonea' o in base a quanto disposto dall'Autorità Giudiziaria.
L'ascolto del minore è previsto qualora abbia compiuto i 12 anni di età, mentre per età inferiori vengono individuate le forme più opportune di coinvolgimento del bambino.
La durata dell'affidamento è temporanea (da alcuni mesi fino a un massimo di due anni come disposto dalla legge). Essa viene definita, di volta in volta, nell'ambito dell'accordo tra i servizi socio-assistenziali, la famiglia naturale e quella affidataria e/o stabilita dal provvedimento dell'Autorità Giudiziaria.
L'affidamento può cessare quando la situazione di temporanea difficoltà viene risolta dalla famiglia, da sola e/o con l'aiuto dei servizi, oppure in tutti quei casi in cui la sua prosecuzione rechi pregiudizio al minore.
Come diventare affidatari
L'affidamento può essere a parenti o a terzi (intendendo, con questo termine, famiglie che non hanno con i minori affidati nessun rapporto di parentela).
Possono offrire la disponibilità all'affidamento coppie (coniugate e non coniugate) con figli e senza figli e anche persone singole.
Non sono fissati particolari vincoli di età degli affidatari rispetto al minore affidato.
Per offrire la disponibilità ad essere affidatari occorre rivolgersi ai servizi sociali territoriali di residenza.
Un'apposita équipe dei servizi sociali territoriali effettua incontri e colloqui di conoscenza con le famiglie disponibili all'affidamento, al fine di poter raccogliere informazioni utili a valutarne la corrispondenza rispetto alle caratteristiche e ai bisogni dei minori da affidare.
I servizi sociali territoriali riconoscono alla famiglia affidataria un contributo economico 'di norma a carattere mensile' ed una specifica copertura assicurativa.
Nel caso di affidamento a parenti, il contributo economico può essere di entità mensile ridotta e comunque è determinato dopo specifica valutazione della situazione socio-economica familiare da parte dei servizi. Oltre a prevedere misure di sostegno e aiuto economico comprendenti anche particolari possibilità di rimborso spese, la legge per il sostegno alla maternità e alla paternità estende gli stessi diritti in materia di congedi lavorativi e riposi giornalieri anche ai genitori affidatari.
Le famiglie affidatarie possono incontrarsi e confrontarsi con altre famiglie all'interno dei gruppi di preparazione e auto-aiuto promossi dai servizi sociali territoriali oppure possono rivolgersi anche alle associazioni che si occupano di affidamento per ricevere informazioni, sostegno e accompagnamento.
venerdì 14 novembre 2008
lunedì 10 novembre 2008
Mama Africa,addio
Se esiste un'artista che ha dato tutto per la lotta alla discriminazione razziale e per la piena democrazia nel suo paese questa è proprio Miriam Makeba, grande cantante sudafricana che per decenni ha inondato il mondo dei suoi canti di gioia e dolore, ispirati dalla condizione della popolazione del Sudafrica.
venerdì 7 novembre 2008
non ci sono parole............
giovedì 6 novembre 2008
NULLA E' IMPOSSIBILE IN AMERICA, 'YES WE CAN'
L'America ha ancora una volta dato al mondo un insegnamento di democrazia, meritocrazia, pace e modernità e ha saputo dimostrare come solo il popolo è sovrano nella scelta del suo presidente. In Italia sarebbe necessario saper
ascoltare ed osservare il cambiamento in atto negli Stati Uniti, un cambiamento epocale voluto dal popolo per il popolo.
Un cambiamento importantissimo è stato fatto, alla faccia di chi asserisce che il mondo non cambiando , che è convinto che è sempre tutto uguale. Solo 5 anni fa era impossibile che il nuovo inquilino della Casa Bianca fosse un afroamericano.Oggi è avvenuto questo perchè il mondo è cambiato; la gente è cambiata; e Obama ha saputo ridare vigore all'eterno sogno americano.
In America tutto è possibile: chiunque, con abilità e capacità può
ricoprire posti di prestigio nel mondo politico, finanziario e sociale. Brava America!!!che il tuo sogno continui ad esistere ancora per
molto.
martedì 4 novembre 2008
Il 4 novembre sia la festa della Pace: si abbassino le armi, ovunque.
"La lotta per la pace inizia con la ricerca della medesima. Generazioni dopo generazioni abbiamo commesso gli stessi errori legandoci ogni qualvolta a nuovi conflitti e ai danni del progresso. La Pace esiste come un sogno ideale, come una metafora, come un opzional, dimostriamo prima che sia troppo tardi che la Pace non è solo un'utopia".
Nel giorno dedicato alla commemorazione dei caduti in guerra facciamo nostre, per noi e per i nostri figli le parole del Sindaco "Il 4 novembre si deve dare voce alla cultura della pace e della vita, dev’essere il giorno della “memoria” per ricordare gli orrori della guerra e il valore della pace. Il monumento che avete davanti serve a questo: a ricordare che l’uomo porta dentro di se il germe della guerra e, se non coltiva la pace come si coltiva amorevolmente un fiore, rischia di ricadere preda dell’ira, dell’orgoglio e della violenza, cioè della guerra. La guerra deve essere ripudiata."
Commemorazione del 4 Novembre.Ricordando le vittime di tutte le guerre
domenica 2 novembre 2008
ecco quello che non abbiamo fatto:
Con 500 lattine si costruisce una bicicletta;
Con 15 bottiglie di plastica si fa un maglione;
Con 13 scatolette in acciaio si fabbrica una pentola;
9 scatoloni su dieci sono prodotti con cartone riciclato;
il 60% delle bottiglie è di vetro riciclato;
L'industria italiana del mobile ricicla 2/3 milioni di tonnellate di legno;
Dalle buste di plastica si possono fare vestiti da Sposa o costumi da Bagno;
tritando i bicchierini del caffè, nascono le matite.
e quello che potremmo fare, se solo........
i nostri rifiuti non finissero quì
dove tra gli ingegneri che scuotono la testa,i camion, dopo essersi messi in coda anche per una giornata e una nottata intera, svuotano il loro ventre di plastiche e spaghetti avanzati, scatolette e liquami e scarti di magliette dell'immediata periferia. Una massa putrida e informe nella quale, tra nugoli di mosche e moscerini, affondano le braccia meccaniche manovrate lassù in alto uomini che dietro a un vetro spostano enormi mucchi di immondizia per fare posto a nuovi carichi e smistare più roba possibile che attende, un giorno, chissà, di essere bruciata. Bruciata quando? Boh…
sabato 1 novembre 2008
Emergenza COINRES. Il Sindaco : "Marineo non ci stà!!"
Per questo l'amministrazione comunale, già la prossima settimana scenderà in piazza per partecipare ai cittadini quanto sta avvenendo, rendicontando su quanto lunedì si deciderà e sulla strada che si vuole intraprendere.
leggi documento approvato
venerdì 31 ottobre 2008
da oggi sono qui anche per voi....
sabato 25 ottobre 2008
EMERGENZA RIFIUTI
TRENTASETTE ANNI DOPO
Le modalità di emarginazione non sono più quelle della reclusione fisica, ma della mancata legittimazione della appartenenza e della comunicazione sociale.
Al termine di trent'anni di lotte per i diritti civili ci accorgiamo che c’è ancora bisogno di giustizia, di libertà e di solidarietà e che si tratta di tradurre questi bisogni in linguaggio e in azione politica .
Diceva Gianni Selleri“Poiché siamo consapevoli che le nostre difficoltà sono comuni a tutti i cittadini (o che comunque con l'invecchiamento sono nel futuro di tutta la popolazione) dobbiamo ancora insistere con la necessità del dialogo: ma l'ambiente è sordo e ottuso e i condizionamenti allo scambio del benessere individuale con il consenso e il silenzio sono forti come mai si è verificato nella storia del mondo occidentale. Allora bisogna ricominciare con le vecchie armi dell'umanesimo cattolico e marxista e dell'utopia laica: chiediamo lavoro, chiediamo rispetto, chiediamo una società che abbia come riferimento l'uomo e non le sue abilità o utilità.”
venerdì 24 ottobre 2008
IN RISPOSTA ALL'AMICO CIRO CHE SU...........
La ricerca di fondi, locali e comunitari, possono avvenire sulla base di una programmazione che, nel nostro caso, deve tenere conto della realtà del territorio. Molte risposte arrivano dal Distretto socio-sanitario 36, di cui Marineo fa parte. Il Distretto Socio Sanitario è la struttura mediante la quale si assicura una risposta coordinata e continuativa ai bisogni della popolazione. Il Distretto è:
§ centro di riferimento per l'accesso a tutti i servizi
§ polo unificante di tutti i servizi sanitari, socio-sanitari e socio-assistenziali territoriali;
§ sede di gestione e coordinamento operativo e organizzativo dei servizi territoriali.
Oltre ai fondi elargiti dalla legge 328 tramite il Distretto, altri fondi sono stati chiesti alla regione Sicilia, con un progetto che coinvolge tutti i settori della popolazione: anziani,disabili, giovani, bambini. Ma passiamo alla programmazione che sta alla base di qualunque “ ricerca di risorse aggiuntive”.
ANZIANI : Gli anziani autonomi o lievemente dipendenti possono costituire un’importante risorsa: è possibile stimolare il protagonismo di questo gruppo per sviluppare aggregazioni sociali volte a ridurre l’isolamento e a favorire l’auto-aiuto. Gli ostacoli alla comunicazione sono scarsi, gran parte di loro è in grado di leggere, scrivere e telefonare. I progetti per questa categoria sociale possono nascere dalla partnership con realtà locali costituite.
DISABILI : la programmazione si inserisce in un quadro più complesso di azioni ed interventi a sostegno della disabilità, che ha lo scopo di incentivare spazi e luoghi di socializzazione ed integrazione sociale. Caratteristica peculiare di questa programmazione generale mirata a prevenire e contrastare condizioni di emarginazione delle persone disabili, è quella di offrire una struttura permanente di riferimento, favorendo la mobilità di quei disabili che hanno più difficoltà di raggiungimento del luogo di aggregazione. I laboratori si caratterizzano come spazi aperti dove i partecipanti vanno ad integrarsi con realtà aggregative per disabili presenti sul territorio e svolgono attività che hanno lo scopo di favorire la socializzazione e stimolare le capacità e le potenzialità individuali all’interno di un gruppo.